08 Ago EDILIZIA – Ordine di demolizione non eseguito e tolleranza dell’abuso
Se la primaria ordinanza demolitiva, benché datata, non è stata ottemperata o comunque impugnata, essa continua a spiegare i suoi effetti repressivi nei confronti dell’abuso edilizio a prescindere dal tempo trascorso, atteso il suo carattere di illecito amministrativo permanente.
A ricordarcelo è una recente sentenza del TAR Lazio (10111/2022) che ha respinto il ricorso di alcuni privati contro il Comune, nel frattempo divenuto proprietario ex lege dell’immobile (cd. acquisizione gratuita).
Il successivo atto col quale si ingiungeva la rimessione in pristino era stato impugnato per eccesso di potere, lamentando, fra l’altro, come lo stesso fosse conseguito dopo ben quattordici anni all’originaria ordinanza di demolizione, risalente al 1998.
Nelle motivazioni si chiarisce come sia irrilevante il decorso temporale fra l’accertamento dell’inottemperanza e l’ordine demolitivo.
La tolleranza mantenuta dall’Ente nel tempo è una condizione di mero fatto, e seppur oggettivamente favorevole all’autore dell’abuso o ai suoi aventi causa, non genera alcun tipo di aspettativa nei loro confronti, o effetti tali da consentire il mantenimento del cespite, nel frattempo transitato nella proprietà demaniale, diritto del quale non poteva prospettarsi alcuna estinzione per inerzia dell’amministrazione.
Avv.Gabriele Cerofolini Bandinelli
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